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«Il Governo non presenta alcun emendamento al ddl, non è stata inviata alcuna bozza alla Ue» sulla equiparazione dell'età pensionabile di vecchiaia nel pubblico impiego tra uomini e donne. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ancora prima della riunione, aggiungendo che «ci possono essere tante bozze, ma nessuna decisione» al momento. Del tema, ha detto al margine di un convegno sulle pensioni «se ne discuterà in Consiglio dei ministri».
«'Mi dispiace - ha affermato ancora Sacconi - che si sia fatto tanto rumore per nulla. Da tempo è nota la sentenza della Corte di Giustizia europea, che ci impone di definire un percorso di omologazione dei requisiti per l'età pensionabile di vecchiaia tra uomini e donne nel pubblico impiego. Non è stato deciso nulla - ha proseguito - ci sono solo contatti con la Commissione europea per vedere quale può essere lo spazio di decisione''. Sacconi ha quindi ribadito che la sentenza ''e' limitata al pubblico impiego'' e che c'e' ''il vincolo della sentenza stessa a fare qualcosa prima che scattino le infrazioni''.
Il segretario del Pd Dario Franceschini è contrario a imporre alle donne un'età pensionabile a 65 anni, a meno che «non sia una scelta volontaria».ha detto nel corso della registrazione di Matrix, programma di Canale 5. «Non si può pensare - ha spiegato Franceschini - che le donne siano le prime a pagare per il riequilibrio delle pensioni. Serve un sistema che aiuti le donne perché solo così il loro percorso lavorativo sarà uguale a quello degli uomini, visto che già svolgono un lavoro oneroso nelle famiglie».